Come prevenire le distorsioni della caviglia?
La distorsione della caviglia Γ¨ un trauma che interessa lβarticolazione posta tra la gamba e il piede.
Γ uno degli infortuni piΓΉ frequenti sia in ambito sportivo che nella vita di tutti i giorni; ed Γ¨ una lesione che comprende i legamenti, ma puΓ² anche interessare muscoli o ossa.
Per prevenire gli infortuni durante sport, escursioni in montagna, corse o camminate su terreni scoscesi, la caviglia dovrΓ avere una buona mobilitΓ , forza e soprattutto stabilitΓ (sia statica che dinamica). Per ottenere questo risultato lβarticolazione va allenata sia attraverso esercizi specifici per aumentare il r.o.m. (range di movimento) e la flessibilitΓ , sia per migliorare la forza di tutti i distretti che stabilizzano lβarticolazione tibio-tarsica.
Un esempio di esercizi di flessibilitΓ riguardano tutti quei movimenti che simulano, la distorsione o lβevento traumatico che puΓ² accadere, come aumentare la flessione dorsale e plantare, lβeversione e soprattutto lβinversione sotto astragalica (esso Γ¨ infatti, il meccanismo piΓΉ comune di lesione dei legamenti della caviglia). PiΓΉ il corpo Γ¨ preparato ad un eventuale trauma, migliore sarΓ la risposta durante lβevento.
Un esempio di rinforzo per prevenire la distorsione riguarda tutta quella categoria di esercizi che migliorano la forza di tutti i compartimenti che sostengono la caviglia (compartimento anteriore, posteriore, mediale e laterale). Partendo da esercizi segmentali per ogni gruppo muscolare, si conclude con il rinforzo generale di tutti i muscoli in maniera dinamica e seguendo lo sport o lβattivitΓ che la persona svolge o intende svolgere (esercizi sport specifici, prevenzione per corse in terreni scoscesi o camminate in montagna).
Il rinforzo specifico per ogni compartimento puΓ² essere effettuato tramite degli elastici di diversa resistenza, mentre un esempio di rinforzo generale per lβarticolazione puΓ² essere effettuare una camminata laterale sulle punte con elastici che previene anche la caduta verso lβinterno del piede, tipico di molte distorsioni.
La propriocezione
Lβultimo tassello Γ¨ migliorare la capacitΓ di stabilitΓ e di equilibrio, fondamentale per il mantenimento della stazione eretta. In questa situazione si parla di propriocezione.
Essa Γ¨ definita come il senso di movimento e di posizione degli arti e del corpo che si ha indipendentemente dalla vista.
La si puΓ² dividere in senso di posizione statica degli arti e in senso di movimento degli arti.
La propriocettivitΓ descrive quindi gli ingressi sensoriali che originano da particolari strutture: i propriocettori. La loro funzione principale Γ¨ di fornire informazioni sui movimenti propri dell’organismo; segnalare, istante per istante, quali siano i movimenti che l’organismo stesso sta compiendo e sulla base di queste informazioni i centri superiori sono in grado di correggere o modificare il movimento in corso.
L’allenamento propriocettivo
L’allenamento propriocettivo Γ¨ un pratica basata sulla stimolazione del sistema nervoso e motorio nella sua totalitΓ ed Γ¨ composto da un insieme di esercizi che vanno a creare situazioni di instabilitΓ , allo scopo di valutare e migliorare l’utilizzazione dei segnali propriocettivi provenienti dalle parti periferiche del corpo, in particolare dagli arti inferiori.
Risulta di fondamentale importanza per ottenere un recupero completo dopo un trauma (per ripristinare i riflessi e riattivare tutti i canali informativi interrotti dall’infortunio), nella prevenzione degli infortuni (per avere un piΓΉ rapido controllo della muscolatura durante le azioni di gioco e per favorire la sollecitazione di gruppi muscolari interi evitando le contrazioni isolate) e nell’allenamento sportivo (per avere un gran senso dell’equilibrio ed un controllo assoluto del gesto tecnico).
L’allenamento propriocettivo deve essere svolto da tutti gli atleti che praticano un’attivitΓ sportiva caratterizzata da un gran numero di salti e cambi di direzione, dove la percentuale di traumi distorsivi a caviglia e ginocchia Γ¨ elevata (calcio, basket, tennis, pallavolo, rugby, pallamano ecc.), da tutte le persone che camminano su terreni instabili o da chi vuole prevenire eventuali cadute (anziani soprattutto).
Deve essere impostato su situazioni che inducono la persona a perdere l’equilibrio, quindi ad attivare la muscolatura velocemente e correttamente per recuperarlo nel minor tempo possibile; la tecnica d’allenamento si basa su sollecitazioni controllate ed applicate alle articolazioni, utilizzando sia esercizi in scarico che in carico naturale, in appoggio sul terreno o su piani oscillanti di varia difficoltΓ , come tavolette, skymmi, bosu e trampolini.
Si potrΓ migliorare con esercizi su superfici instabili mantenendo la posizione in appoggio bipodalico (su due piedi) o monopodalico (un piede solo). Da questi esercizi base, si puΓ² progredire con esercizi piΓΉ
complicati come muovere gli arti superiori con dei pesi liberi o spostando degli oggetti, sempre mantenendosi in equilibrio.
Infine è fondamentale allenare la stabilità dinamica della caviglia, cioè la capacità di renderla forte durante il movimento.
Tipici esercizi sono i balzi con atterraggio prima bipodalico, poi monopodalico; oppure saltare da un rialzo di qualche centimetro, atterrando sempre prima con due e poi, con una buona preparazione, su un piede solo; per finire integrare tutti questi esercizi di stabilitΓ dinamica con i gesti specifici, sia dello sport, che della vita quotidiana.










