L’artrosi al ginocchio, scientificamente nota come gonartrosi, è una delle principali cause di dolore e disabilità , specialmente dopo i 50 anni. Non si tratta di una semplice “usura” legata all’età , ma di una vera e propria patologia che colpisce l’intera articolazione: la cartilagine, l’osso subcondrale, la membrana sinoviale e i legamenti. Capire a fondo questo processo è il primo passo per gestirlo efficacemente, rallentarne la progressione e tornare a una vita attiva e senza dolore.
Questa guida completa esplorerà ogni aspetto della gonartrosi, dai primi sintomi alle più moderne ed efficaci strategie di trattamento conservativo.
Cos’è Esattamente la Gonartrosi e Cosa Succede al Ginocchio?
Il ginocchio è un’articolazione complessa protetta da uno strato di cartilagine, un tessuto liscio ed elastico che permette alle ossa di scorrere senza attrito. Nell’artrosi, questo tessuto inizia a deteriorarsi: perde spessore, si fessura e diventa ruvido. Il corpo reagisce a questo danno in diversi modi:
- Infiammazione (Sinovite): La membrana che riveste l’articolazione si infiamma, producendo liquido in eccesso (il cosiddetto “ginocchio gonfio”).
- Rimomodellamento Osseo: L’osso sotto la cartilagine si addensa e ai margini dell’articolazione possono formarsi piccole escrescenze ossee chiamate osteofiti.
- Restringimento dello Spazio Articolare: La progressiva perdita di cartilagine riduce lo spazio tra femore e tibia, portando a un contatto “osso contro osso” nelle fasi più avanzate.
Le Cause: Perché la Cartilagine si Usura? Fattori di Rischio
La gonartrosi è multifattoriale. Diversi elementi contribuiscono al suo sviluppo:
- Età : La capacità della cartilagine di autorigenerarsi diminuisce con il tempo.
- Sovrappeso e Obesità : Ogni chilo di peso corporeo in più esercita una pressione 4-6 volte maggiore sul ginocchio durante la camminata. È il fattore di rischio modificabile più importante.
- Genetica: Esiste una predisposizione familiare allo sviluppo dell’artrosi.
- Traumi Pregressi: Fratture articolari, lesioni importanti del menisco o dei legamenti (come il crociato anteriore) aumentano significativamente il rischio futuro.
- Sovraccarico Funzionale: Attività lavorative o sportive che impongono stress ripetitivi e intensi sull’articolazione.
- Deviazioni Assiali: Ginocchia vare (“a fantino”) o valghe (“a X”) distribuiscono il carico in modo non uniforme, accelerando l’usura in un compartimento specifico del ginocchio.
Sintomi Progressivi: Come Riconoscere l’Artrosi al Ginocchio
I sintomi della gonartrosi evolvono lentamente. È importante riconoscerli precocemente:
- Fase Iniziale: Dolore sordo che compare dopo uno sforzo prolungato (lunghe camminate, scale) e scompare con il riposo. Leggera rigidità mattutina che si risolve in pochi minuti.
- Fase Intermedia: Il dolore diventa più frequente, comparendo anche per sforzi lievi. Il ginocchio può gonfiarsi dopo l’attività . La rigidità mattutina dura più a lungo (fino a 30 minuti) e si possono udire scrosci articolari (crepitii).
- Fase Avanzata: Il dolore è presente anche a riposo e può disturbare il sonno. La mobilità del ginocchio è notevolmente ridotta, rendendo difficili attività come allacciarsi le scarpe o alzarsi da una sedia. In alcuni casi, il ginocchio può apparire deformato. Per un approfondimento sui trattamenti innovativi in questa fase, consulta l’articolo sull’artrosi del ginocchio e le innovazioni 2025.
La Diagnosi Specialistica: Oltre la Semplice Lastra
Una diagnosi accurata è fondamentale per impostare il trattamento corretto. Il percorso include:
- Esame Clinico: Lo specialista (fisiatra o ortopedico) valuta il dolore, il gonfiore, l’ampiezza del movimento e la stabilità del ginocchio attraverso test specifici.
- Radiografia (RX): È l’esame di base. Mostra la riduzione dello spazio articolare, la presenza di osteofiti e l’addensamento dell’osso subcondrale. Si esegue sotto carico (in piedi) per una valutazione più accurata.
- Risonanza Magnetica (RM): Viene richiesta meno frequentemente, ma è utile per valutare lo stato dei tessuti molli come menischi, legamenti e la stessa cartilagine in modo più dettagliato.
La Strategia Terapeutica: Gestire il Dolore e Recuperare la Funzione
L’obiettivo non è solo spegnere il dolore, ma migliorare la funzione e la qualità della vita, rallentando la progressione della malattia. L’approccio conservativo è sempre la prima scelta.
1. Fisioterapia: Il Pilastro del Trattamento Conservativo
La fisioterapia è l’intervento con le più solide evidenze scientifiche. Un programma completo, come quello disponibile in un centro di fisioterapia a Perugia, si basa su:
- Esercizio Terapeutico: È l’elemento più importante. Il rinforzo del muscolo quadricipite, dei glutei e del core stabilizza il ginocchio, riduce il carico sull’articolazione e allevia il dolore. Gli esercizi devono essere personalizzati e non devono causare dolore.
- Terapia Manuale: Tecniche di mobilizzazione articolare specifiche per recuperare il movimento e ridurre la rigidità .
- Terapie Fisiche Strumentali: Tecarterapia, Laserterapia YAG e Ultrasuonoterapia sono utilizzate per gestire l’infiammazione e il dolore, specialmente nelle fasi acute.
- Educazione del Paziente (Patient Education): Il fisioterapista insegna come gestire le attività quotidiane, come modificare gli sforzi e l’importanza del controllo del peso.
2. Trattamenti Medici Ambulatoriali
In aggiunta alla fisioterapia, il medico può consigliare:
- Terapia Infiltrativa: Le infiltrazioni di acido ialuronico (“viscosupplementazione”) possono lubrificare l’articolazione e ridurre il dolore per diversi mesi. Le infiltrazioni di cortisone sono usate per spegnere rapidamente un’infiammazione acuta.
- Farmaci: Analgesici e antinfiammatori (sotto prescrizione medica) per gestire le fasi di dolore più intenso.
3. Chirurgia Protesica: L’Opzione Finale
Quando il dolore è incontrollabile e la funzione è gravemente compromessa, si considera l’intervento di protesi di ginocchio. La fisioterapia è cruciale anche in questo caso: una buona preparazione muscolare prima dell’intervento (pre-abilitazione) e un percorso di riabilitazione post-operatoria ben strutturato sono determinanti per il successo dell’operazione.
Domande Frequenti (FAQ) sull’Artrosi di Ginocchio
Posso ancora fare attività fisica con la gonartrosi?
Assolutamente sì. Anzi, è fondamentale. Bisogna però scegliere attività a basso impatto come il nuoto, la cyclette, il tai chi o le camminate in piano. L’attività fisica aiuta a nutrire la cartilagine, a mantenere il tono muscolare e a controllare il peso.
Gli integratori per la cartilagine funzionano davvero?
L’efficacia di integratori come glucosamina e condroitina è ancora dibattuta nella comunità scientifica. Sebbene alcuni pazienti riferiscano benefici, le evidenze non sono conclusive. È fondamentale parlarne con il proprio medico prima di assumerli. Non sostituiscono in alcun modo la fisioterapia e un corretto stile di vita.
L’artrosi si può “curare” definitivamente?
Ad oggi, non esiste una cura che possa rigenerare la cartilagine consumata. Tuttavia, un approccio terapeutico completo e ben gestito può controllare i sintomi in modo eccellente, rallentare drasticamente la progressione della malattia e garantire un’ottima qualità di vita per molti anni, spesso evitando o posticipando la necessità di un intervento chirurgico.