Il dolore sotto alla pianta del piede è una patologia molto frequente e può essere causata o da fascite plantare o dalla spina calcaneare. Spesso, erroneamente,  si pensa che queste due problematiche siano insieme la causa del dolore; non è così, perché l’una può presentarsi anche in assenza dell’altra. La fascite plantare è un’infiammazione dell’aponeurosi plantare, un tessuto fibroso che si estende dal tallone fin sotto ai metatarsi, molto importante per sostenere l’arcata plantare e per assorbire i traumi a cui i piedi vengono sottoposti.

La spina calcaneare è una prominenza ossea che si può formare o sotto al tallone, in corrispondenza dell’inserzione della fascia, o posteriormente a livello dell’inserzione del tendine d’Achille.

 

CAUSE COMUNI DI FASCITE PLANTARE E SPINA CALCANEARE

Sono due patologie strettamente correlate e possono essere scatenate da molti fattori comuni. Sicuramente lo stile di vita ha un ruolo importante. Colpiscono infatti soprattutto individui sportivi che praticano la corsa, la marcia, il calcio, o chi durante la giornata deve mantenere per lungo tempo la posizione eretta, ma anche essere in sovrappeso è un fattore di rischio. C’è da fare attenzione alla tipologia di calzature che vengono utilizzate, il terreno su cui si pratica sport e l’anatomia del piede stesso. Avere un piede piatto, oppure cavo, può predisporre a queste patologie.

Entrambe quindi rientrano nella fascia di malattie da sovraccarico, perché vengono a formarsi a seguito di traumi ripetuti nel tempo e a carichi magari troppo elevati per l’articolazione.

 

COME RICONOSCERE I DIVERSI SINTOMI?

La fascite plantare ha come segno caratteristico un dolore molto forte soprattutto al risveglio con il primo appoggio del piede che tende poi a migliorare man mano che la muscolatura si riscalda. Si ripresenta poi a fine giornata, dopo che si è stati per molto tempo in piedi, o al termine di una lunga passeggiata. Mentre si cammina o si praticano sport come la corsa il dolore è assente, ma si presenterà in maniera alquanto forte alla fine dell’attività svolta.

Ma dove si manifesta questo dolore? Può o estendersi lungo tutta la volta plantare, o essere localizzato a livello del tallone, nella parte leggermente più interna, dove si inserisce l’aponeurosi. Proprio la localizzazione può essere in comune con la spina calcaneare. Il dolore può comparire anche durante l’attività fisica o stando in piedi tante ore e l’indolenzimento si estende alle strutture vicine come la fascia stessa (per questo si manifestano molto spesso insieme), oppure la zona del tendine d’Achille.
La spina calcaneare può essere anche asintomatica ed esserci senza che il paziente se ne accorga.

 

RISOLVIAMO IL PROBLEMA

Entrambe le patologie in un primo momento necessitano di riposo da qualsiasi tipo di attività fisica o sovraccarico e in più, bisogna andare a trattare l’infiammazione e il dolore in maniera alquanto tempestiva, per far sì che non diventino problemi di carattere cronico. In questo primo momento, il paziente a casa può applicare più volte al giorno del ghiaccio per circa 10/15 minuti, oppure utilizzare una bottiglietta ghiacciata da passare sotto la pianta del piede come un automassaggio.

Se il dolore è particolarmente forte e invalidante, il medico potrà consigliare degli antiinfiammatori. Nella fase successiva, si iniziano trattamenti fisioterapici anch’essi sovrapponibili per le due patologie. Dato che entrambe creano problemi a livello muscolare e possono portare a rigidità di questi, il terapista può effettuare dei massaggi profondi che vanno a rilassare i tessuti della pianta e del polpaccio.
Molto importanti sono anche esercizi di stretching, da fare più volte al giorno per aiutare la distensione della muscolatura. Alcuni elettromedicali come il laser e l’ultrasuono aiutano a ridurre la sintomatologia dolorosa e l’infiammazione, specie in abbinamento ai massaggi manuali.

Se in seguito a questi trattamenti il dolore persiste, si utilizzeranno allora le onde d’urto, un approccio elettromedicale che va a vascolarizzare la zona e con cui si ottengono ottimi risultati per queste due problematiche.
In abbinamento a quanto elencato sopra, molto utili risultano essere plantari e tallonierie che vengono messi nelle calzature e che scaricano la zona dando un po’ di riposo ai tessuti, e importante sarà scegliere anche con attenzione le calzature che dovranno risultare comode in maniera da non affaticare le zone dolenti durante tutta la giornata.

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