Tendinite Tendine d’Achille: Sintomi, Cause e Fisioterapia Specializzata
La tendinite del tendine d’Achille è una delle patologie più comuni che colpiscono corridori, sportivi e persone attive, ma può interessare anche chi conduce una vita sedentaria. Questo disturbo, caratterizzato da dolore e limitazione funzionale, richiede un approccio terapeutico mirato per evitare la cronicizzazione e garantire un recupero completo. Comprendere le cause, riconoscere i sintomi precoci e intraprendere il percorso riabilitativo giusto è fondamentale per tornare alle proprie attività senza limitazioni.
Anatomia e funzione del tendine d’Achille
Il tendine d’Achille è il tendine più robusto e voluminoso del corpo umano, che unisce i muscoli del polpaccio (gastrocnemio e soleo) all’osso del calcagno. Lungo circa 15 centimetri, questo tendine è essenziale per la deambulazione, la corsa e il salto, sopportando forze fino a 10 volte il peso corporeo durante le attività sportive intense.
Cos’è la tendinite del tendine d’Achille
La tendinite achillea è un processo infiammatorio e degenerativo che colpisce le fibre tendinee, causando dolore, gonfiore e limitazione funzionale. Si distinguono due principali tipologie:
- Tendinite inserzionale: coinvolge la zona di inserzione del tendine sul calcagno
- Tendinite del corpo del tendine: interessa la porzione centrale del tendine, 2-6 cm sopra l’inserzione
Le cause principali
La tendinite achillea può svilupparsi per diversi fattori:
- Sovraccarico graduale: aumento improvviso dell’intensità o frequenza dell’allenamento
- Biomeccanica alterata: pronazione eccessiva del piede, rigidità del polpaccio
- Fattori intrinseci: età , genetica, disallineamenti articolari
- Calzature inadeguate: scarpe usurate o non adatte al tipo di attivitÃ
- Superfici di allenamento: terreni troppo duri o irregolari
- Patologie sistemiche: diabete, artrite reumatoide, disturbi metabolici
Sintomi caratteristici da riconoscere
I segni clinici della tendinite achillea includono:
- Dolore mattutino: rigidità e dolore nei primi passi al risveglio
- Dolore da carico: peggioramento durante camminata, corsa o salti
- Gonfiore localizzato: ispessimento visibile del tendine
- Crepitio: sensazione di scricchiolio durante il movimento
- Limitazione funzionale: difficoltà a sollevarsi sulle punte dei piedi
Diagnosi e valutazione specialistica
La valutazione fisioterapica completa è fondamentale per una diagnosi accurata. Include:
- Anamnesi dettagliata dell’attività fisica e dei sintomi
- Esame clinico con test specifici (Thompson test, palpazione)
- Ecografia muscolo-tendinea per valutare struttura e vascolarizzazione
- Analisi biomeccanica del movimento per identificare fattori predisponenti
Approccio fisioterapico specializzato
Fase acuta (0-2 settimane)
L’obiettivo principale è controllare l’infiammazione e il dolore:
- Modifica del carico: riduzione delle attività scatenanti
- Crioterapia: applicazione di ghiaccio per 15-20 minuti
- Terapie strumentali: laserterapia e ultrasuonoterapia
- Taping neuromuscolare: supporto e scarico del tendine
Fase subacuta (2-6 settimane)
Focus sul ripristino della funzione e della forza:
- Esercizi eccentrici progressivi: protocollo Alfredson per la rigenerazione tendinea
- Stretching guidato: allungamento del tricipite surale
- Terapia manuale: mobilizzazioni articolari e tecniche sui tessuti molli
- Tecarterapia: Human Tecar per stimolare la riparazione tissutale
Fase di ritorno all’attività (6-12 settimane)
Preparazione al rientro sportivo completo:
- Potenziamento funzionale: esercizi sport-specifici
- Rieducazione propriocettiva: recupero del controllo neuromuscolare
- Progressione del carico: aumento graduale dell’intensitÃ
- Correzione biomeccanica: ottimizzazione del gesto tecnico
Il protocollo di esercizi eccentrici
Gli esercizi eccentrici rappresentano il gold standard nel trattamento della tendinopatia achillea:
- Meccanismo d’azione: stimolano la sintesi di collagene e riorganizzano le fibre tendinee
- Progressione graduale: da corpo libero a sovraccarichi progressivi
- Frequenza ottimale: 2 volte al giorno per 12 settimane
- Monitoraggio del dolore: intensità controllata per evitare riacutizzazioni
Terapie innovative e strumentali
Fisiosalus offre tecnologie all’avanguardia per ottimizzare i tempi di recupero:
- Onde d’urto focali: trattamento per stimolare la rigenerazione
- Laser ad alta potenza: effetti antinfiammatori e biostimolanti profondi
- Elettrostimolazione: rinforzo muscolare selettivo
- Dry needling: trattamento dei trigger points miofasciali
Prevenzione e consigli pratici
Per evitare recidive e mantenere la salute del tendine:
- Riscaldamento adeguato: sempre prima dell’attività fisica
- Progressione graduale: aumenti di carico non superiori al 10% settimanale
- Stretching regolare: mantenimento dell’elasticità muscolare
- Calzature appropriate: sostituzione ogni 500-800 km per i runner
- Rinforzo preventivo: esercizi eccentrici di mantenimento
Quando rivolgersi allo specialista
È importante consultare un fisioterapista specializzato quando:
- Il dolore persiste oltre 7-10 giorni
- I sintomi peggiorano nonostante il riposo
- Si presenta rigidità mattutina marcata
- Compaiono gonfiore e ispessimento del tendine
Fisiosalus: eccellenza nella cura della tendinite achillea
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- Programmi di prevenzione per evitare recidive
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