Hai dolore alla spalla? Purtroppo si puΓ² verificare una rigiditΓ della spalla che spesso non Γ¨ affrontato dal giusto specialista.
Il Fisioterapista ti puΓ² sicuramente essere utile per migliorare e tornare a star bene. In questo articolo vedremo quali sono iΒ sintomi della spalla instabile, leΒ cause della spalla instabileΒ e ti daremo dei consigli utili.
LaΒ spallaΒ Γ¨ una delle articolazioni piΓΉ mobili del corpo umano e infatti fa parte delle cosΓ¬ dette βenartrosiβ, ossia di quelle articolazioni che si muovono nei tre piani dello spazio: sagittale, frontale e trasversale.
Prima di parlare delle condizioni diΒ instabilitΓ della spalla Γ¨ il caso di fare una panoramica generale dellβanatomia e della fisiologia articolare.
Introduzione
Sebbene la grande mobilitΓ di questa articolazione consenta di poter eseguire una grandissima quantitΓ di movimenti, dβaltro canto rende lβarticolazione piΓΉ vulnerabile.
Le principali problematiche di spalla possono raggrupparsi in due condizioni:
- RigiditΓ : come il caso dellaΒ capsulite adesiva, conosciuta anche come βsindrome della spalla congelataβ in cui lβarticolazione si muove meno del dovuto in tutte le direzioni;
- IpermobilitΓ : di cui fanno parte le condizioni di instabilitΓ come laΒ lussazioneΒ o la sublussazione e le disfunzioni di movimento come la sindrome da conflitto sub-acromiale.
Un po’ di anatomia e fisiologia articolare
La spalla Γ¨ una articolazione anatomica che Γ¨ costituita da 3 ossa:
- Omero: osso del braccio che partecipa allβarticolazione con la scapola con la sua estremitΓ prossimale (quella piΓΉ vicina al collo).
- Scapola: consente il movimento del braccio e della spalla mediante e reperi ossei:
- La cavitΓ glenoidea che si articola con la testa dellβomero;
- Acromion: estremitΓ ossea che si articola con la clavicola
- Lo scivolamento della scapola sulla gabbia toracica Γ¨ considerata unβaltra articolazione βfunzionaleβ della spalla.
- Clavicola: si articola con lo sterno nella sua estremitΓ mediale e con lβacromion nella sua estremitΓ laterale.
Queste tre strutture ossee danno vita ad unβunica articolazione anatomica (la spalla) e a 5 articolazioni funzionali:
- Articolazione gleno-omerale: tra cavita glenoidea della scapola e testa omerale;
- Articolazione acromion-clavicolare: tra faccetta articolare dellβacromion della scapola e lβestremitΓ laterale della clavicola;
- Articolazione sterno-clavicolare: tra il margine mediale della clavicola e lo sterno;
- Articolazione subdeltoidea: non mette in comunicazione due ossa ma Γ¨ rappresentata da una borsa sierosa di scorrimento situata sotto il muscolo deltoide;
- Articolazione scapolo-toracica: anche questa, come la precedente, Γ¨ rappresentata dallo scivolamento della superficie interna della scapola con la gabbia toracica.
Sono 17 i muscoli che contribuiscono al movimento della spalla e sono divisi in due gruppi:
- Muscoli intrinseci: che hanno entrambi le inserzioni nelle ossa che formano lo scheletro della spalla (omero, clavicola, scapola)
- Muscoli estrinseci: hanno solo unβinserzione sullo scheletro della spalla.
Il gruppo muscolare che Γ¨ ben noto in riabilitazione Γ¨ quello della cuffia dei rotatori ed appartiene ai muscoli intrinseci. Si tratta di quattro muscoli:
- Muscolo sovraspinoso;
- Muscolo sottospinoso;
- Muscolo piccolo rotondo;
- Muscolo sottoscapolare;
che con la loro azione stabilizzano la spalla. Come una vera e propria cuffia, avvolgono la testa omerale come una vera e propria cuffia, mantenendola centrata nella cavitΓ glenoidea della spalla. In molte condizioni dolorose, lβintervento riabilitativo mira anche a rinforzare questo gruppo muscolare che risulta troppo debole e poco reclutato dal sistema di controllo motorio del paziente.
La spalla instabile
Cosa significa che una spalla Γ¨ instabile?
La spalla Γ¨ definita βinstabileβ quando la testa dellβomero nel corso del movimento non rimane ben centrata allβinterno della cavitΓ glenoidea della scapola che la contiene. La condizione diΒ instabilitΓ articolare Γ¨ generata da una situazione di lassitΓ , ovvero di incapacitΓ a tenere lβarticolazione in sede, e puΓ² essere dovuta ad alterazioni nello sviluppo dei capi ossei, ad un deficit del controllo motorio, ad una eccessiva elasticitΓ dei tessuti periarticolari (muscoli, capsula, legamenti) o anche da tutti e tre i fattori.
Nei movimenti quotidiani, che sono quasi sempre controllati e non eccessivamente ampi,Β la spalla instabile puΓ² andare incontro a eventi di sublussazioni ripetute, nei quali una parte della testa omerale esce dalla cavitΓ glenoidea allentando ulteriormente tutte le strutture (muscoli, capsula, legamenti) deputate a stabilizzare lβarticolazione. Se questa condizione non viene corretta per tempo, il rischio di lussazione aumenta fino a verificarsi anche a seguito di una semplice caduta, o di un movimento al limite del range articolare. Un nostro paziente si Γ¨ dovuto operare per stabilizzare la spalla, dopo che ha subito 8 lussazioni in un anno. Ci ha raccontato che lβultimo episodio di lussazione Γ¨ avvenuto durante una semplice nuotata al mare a stile libero.
Che differenza c’Γ¨ tra sublussazione e lussazione?
- Γ chiamata sublussazione la perdita di contatto parziale degli elementi ossei dellβarticolazione.
- Γ definita lussazione la perdita di contatto totale degli elementi ossei dellβarticolazione. In molti casi, lβevento di lussazione avviene in unβarticolazione che non Γ¨ perfettamente stabile e che ha subito eventi di sublussazione ripetuti. Le lussazioni possono essere superiori, anteriori o posteriori. Le lussazioni anteriori, quelle in cui la testa dellβomero si lussa in avanti, sono le piΓΉ frequenti perchΓ© il compartimento anteriore Γ¨ protetto solo da tre piccoli legamenti.

Per sapere quale Γ¨ il trattamento conservativo per una spalla instabile, clicca qui.











